Report Co-Produzioni
20/08/2018
Ecco il consueto report periodico sull'andamento delle co-produzioni, questa volta scritto a sei mani, ciascuno per ciò che gli compete: Mario Cutuli, Michele Russo e Roberto Li Calzi
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Da Mario:
Carissimi amici, ben sei mesi sono passati dall'ultima relazione e quindi è arrivato il momento di informarvi dettagliatamente sullo stato delle cose.
Michele Russo vi informerà sull'impianto di Paolo Costa, io lo farò sugli altri quattro produttori partecipanti alle coproduzioni, Cesare Melfa, Francesco Morabito, Diego Bongiovanni e me stesso.
Questi sono i mesi più delicati per le piante giovani, per il sole diretto che causa ustioni sul fusto ancora delicato, per le giornate di vento caldo e per eventuali carenze idriche, tutti fattori che possono portare alla morte le piante ancora giovani.
Come sempre vi invito a chiedere chiarimenti su qualsiasi dubbio abbiate e avrete pronta risposta, in italiano a: cutma59@libero.it
Negli impianti di Francesco Morabito e di Mario Cutuli le piante di due anni hanno iniziato a produrre dei frutti. I due produttori hanno deciso di seguire due tecniche diverse. Morabito ha preferito togliere i frutticini così da stimolare le piante a emettere nuova vegetazione. Cutuli invece ha deciso di lasciare tutti i frutticini.
Abbiamo così notato che dove sono stati tolti i frutticini le piante hanno continuato a vegetare mentre da Cutuli le piante hanno subito un iniziale arresto del ciclo vegetativo che è comunque ripreso nel giro di un mese. In questo momento le piante sono tutte in piena ripresa vegetativa. La mia conclusione è che i frutticini possono essere lasciati o possono essere ridotti di numero.
Cesare Melfa:
L'impianto si presenta bene, le piante sono rigogliose e in piena vegetazione. Sono presenti due piante di cinque anni e le rimanenti di uno e due anni. Ha prodotto numerose piante da seme che ha provveduto ad innestare con successo. E' stata effettuata una concimazione con stallatico.
Diego Bongiovanni:
L'impianto è formato da piante di un anno comprate da due differenti vivaisti, per un totale di 240. Le piante si presentano in piena vegetazione e vengono irrigate abbondantemente e in modo costante. Sta inoltre provvedendo ad una concimazione con stallatico.
Francesco Morabito:
l'impianto è formato da piante di due anni e mezzo e di un anno. Su questo impianto è stata effettuata una concimazione a base di alghe e micorrize (funghi del terreno) che permettono lo sviluppo dei batteri utili alle piante. Qualche pianta di due anni presenta già i primi avocadi.
Mario Cutuli:
Sono presenti piante di due età differenti, 50 piante di Maggio 2016 e 50 di Ottobre 2017, per un totale di 100 alberelli. A causa del caldo e della siccità sono morte 4 piante di ottobre 2017. Le altre piante sono in piena vegetazione e qualche pianta di Aprile 2016 presenta già qualche avocado. Le irrigazioni sono costanti e abbondanti con cadenza settimanale. Si sta concimando con concime biologico (DUNG 8-6-6) e si è deciso di piantare altre 20 piante ad Ottobre.
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Da Michele:
(Ci siamo permessi di modificare qualche frase del report precedentemente pubblicato, perchè, rileggendolo insieme, ci siamo resi conto che serviva dare un resoconto più esaustivo dei problemi affrontati da Paolo nella gestione del nuovo impianto)
Ciao a tutti,
a me l'ingrato, ma giusto, compito di informarvi sulle condizioni "infelici" di un impianto co-prodotto con voi: quello da Paolo Costa.
Le piante hanno passato un brutto anno, in parte per una mancata tempestività di intervento da parte di Paolo nella cura degli alberelli principalmente per motivi legati all'approvvigionamento idrico, in parte dovuta ad una serie di avversità climatiche che hanno infierito su di loro (gli eventi climatici straordinari degli ultimi anni si sono abbattuti violentemente in quella zona, alberi adulti sradicati...). L'impianto ad oggi si presenta mal messo e le piante quasi sicuramente ritarderanno di qualche anno l'entrata in produzione.
Di questo ci scusiamo e ci assumiamo tutte le responsabilità del caso informandovi che Paolo ha già provveduto ad acquistare o prenotare le piante che non ce l'hanno fatta, e insieme ad un tecnico agronomo di campo, Fabrizio La Carrubba, abbiamo concordato un calendario di monitoraggio ed eventuali interventi per la cura delle piante.
Quanto stabilito dalle co-produzioni in termini di fornitura di avogados verrà comunque garantito attingendo da impianti di altri soci che stanno sperimentando la coltura nei propri terreni con buoni risultati (Roberto, Carlo, etc) - vedi sotto.
Un pò amareggiati per questo rallentamento, confermiamo da parte nostra la voglia e l'impegno per portare avanti quest'esempio concreto di produzione condivisa, nel bene e nel male.
Un abbraccio
Mico
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Integrazione di Roberto Li Calzi (Il Giardino delle Bio-Diversità)
Ad ottobre 2016 abbiamo piantato una cinquantina di alberelli di avogados su terreno alluvionale a fondo valle, consociati a banani ed un’altra trentina di specie sub-tropicali. Le gelate eccezionali di quell’inverno hanno ucciso tre giovani piante (sostituite) e la parte aerea di altre 10, che hanno ricacciato il selvatico. Nell’inverno successivo le piante sono state protette con tessuto non tessuto e le piante sono in ottimo stato vegetativo; alcune presentano i primi frutti (poche).
Ad ottobre 2017 abbiamo piantato altre 140 piante, parte su terreno basaltico, in consociazione con nespolo gigante e piante succulente, parte su terreno tendenzialmente calcareo, protette da un doppio filare di banani ed in consociazione con carciofi. Prima dell’inverno le piante sono state protette con tessuto non tessuto. La quasi totalità di quelle piantate su terreno basaltico, tranne 2, sono in ottimo stato vegetativo. Il 20% di quelle piantate su terreno tendente al calcareo stentano, le altre vegetano molto bene
Tutte le piante sono state concimate con stallatico nelle buche d’impianto e sono state successivamente inoculate le micorrize.
Tutte le piante sono irrigate due volte la settimana, tranne quelle impiantate su terreno alluvionale, che vengono irrigate una volta la settimana.